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ESTAMENTOS – A Madrid, fino al 14 dicembre, la mostra artistica collettiva

Arteraac in collaborazione con Anticafé presenta a Madrid il suo terzo volume di mostre artistiche attraverso una esposizione collettiva delle tre artiste La Né Leal, Giovanna Intra e Laura Flores. La mostra, dal titolo Estamentos, rimarrà aperta fino al 14 dicembre 2018 presso Anticafé.

Estamentos (categorie/ strati) rappresenta tre sguardi verso il corpo, in cui ogni artista propone un viaggio diverso e personale verso ciò che tale concetto contiene e rappresenta.

Afferma Alejandro Al Moro, membro del collettivo Proyecto Rosebud e curatore della mostra: "Il corpo è analizzato dal punto di vista naturale e da quello simbolico; come mediatore di livelli; e, infine, come collezionista e accumulatore di conoscenza ed informazione. Tre visioni bourdiane che possono essere ritrovate in Estamentos: uno spettacolo in cui il corpo appare come un modo di rappresentare il naturale, l'emotivo e il sociale. Un codificatore e decodificatore di informazioni. Interpretando queste visioni come fasi, parallelamente alla loro intrinseca capacità di comunicazione, assistiamo a un viaggio che va dalla riconfigurazione del ritratto della pelle alla manifestazione di esperienze di trasformazione dei corpi nel presente, passando attraverso l'incarnazione di emozioni riflesse dalla forma e dal movimento. Un contenitore carico di esperienza che mostra diversi modi di emettere e ricevere testimonianze.

Laura Flores propone un paesaggio intimo composto da negativi della sua pelle, rappresentazioni del vuoto in cui ‘l'impronta di un corpo costruisce un altro corpo’; un paesaggio formato dalla materializzazione dell'aria che esiste tra gli individui. Questa parte, così legata al naturale o al biologico, dell'esposizione, è completata dalla visione di Giovanna Intra. Studiosa del teatro e dell'espressione corporea, cattura il movimento cercando di trasportarci alla mente del soggetto rappresentato. I ritratti psicologici sono affrontati attraverso composizioni frattali, risultanti in suggestivi spettri emotivi. La Né Leal completa la mostra offrendoci una prospettiva più sociale. Riproduce la sensualità e la vulnerabilità dei corpi, fornendo una visione politica ma anche poetica di una situazione di fragilità. Sostiene la necessaria accettazione dell'inevitabile trasformazione degli organismi, nelle relazioni sociali contemporanee.

La pelle, il gesto e la sua interazione ci appaiono sotto forma di immagini figurative ed astratte, fotografie che rivelano problemi biologici, sociologici e psicologici, partendo dall'elemento principale della differenza umana e della somiglianza: il corpo. Esempi di habitus di Bourdieu, che prendono forma grazie allo sguardo di queste tre artiste".

La Né Leal

La Né Leal è una fotografa venezuelana nata a Valencia il 3 giugno 1976, autodidatta, residente a Madrid. La sua esperienza di vita si ritrova nella selezione delle sue immagini dove la società e l'umanità guardano ai loro momenti più fragili. In questo impegno a catturare immagini intime, viscerali e sensuali lo spettatore vede riflessa la propria vulnerabilità; che si tratti di immagini a colori di corpi nudi, nei dettagli di strutture industriali o dell'inversione di immagini in bianco e nero, dove il suo immaginario ci offre una porta che conduce al cosmo della sua visione del mondo.

Giovanna Intra

Il viaggio artistico di Giovanna Intra inizia con due grandi passioni: musica e teatro, con diversi studi in queste discipline e performance dal vivo. Laureata all'Università degli Studi di Milano in Storia del teatro, ama gli animali e non li mangia. Il suo gatto è il suo guru. La sua famiglia è il suo pilastro. Nel 2008 arriva a Madrid e passa "dall'altra parte del palco", dedicandosi alla fotografia, alternando l'attività di reporter della scena artistica underground con la ricerca di un linguaggio più personale. Lavora principalmente sul corpo, la dualità dell'essere, l'alter ego, il riflesso, la fusione e la deformazione delle forme corporee.

Laura Flores

Laura Flores è un'artista laureata in Belle Arti, con un Master in Creazione artistica e Ricerca ed un Master in Stampa grafica, Illustrazione e conio artistico. Il suo interesse è sempre stato quello escatologico (dal greco "conoscere l’ultimo"). La ricerca del paesaggio nelle astrazioni del corpo umano è l'asse della sua opera, che spazia dalla più classica opera grafica a performance attraverso le quali genera pezzi volumetrici. In questa mostra propone percorsi attraverso spazi che nascono dal corpo, sottomettendo porzioni generate da una matrice vivente a un processo di ‘ri-significazione’.

In copertina: la locandina della mostra (dettaglio)

Immagini per gentile concessione delle artiste