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KEOPE - Un nuovo centro di rigenerazione umana a Praga

Roberto Folleri, classe 1981 e titolare dell’unico centro italiano a Praga di Osteopatia Attiva, Praha Osteopathy, muove i suoi primi passi in questo ambito lavorativo dopo aver conseguito la Laurea in Scienze Motorie nel 2003, presso l'università degli studi di Cagliari, e dopo aver frequentato un corso di studi in Osteopatia, a Roma; ma è solo dal 2012 che ottiene il titolo di Osteopata, presso l'Istituto Europeo per la Medicina Osteopatica a Como, seguito poi da un master in scienze osteopatiche a Bruxelles nel 2013, e aggiornando successivamente le sue competenze con altri corsi professionali, tra i quali barefoot strong, neurokinetic theraphy, DNS.

Parallelamente agli studi accademici riguardanti il corpo umano, riesce a combinare la sua iniziale attività lavorativa come personal trainer in diverse palestre, per approdare successivamente come osteopata, consulente e assistente all'insegnamento presso numerose aziende. 

La relazione tra terapia e movimento gli permette così, nel tempo, di sviluppare un forte senso pratico e applicativo nel suo approccio professionale e terapeutico, tanto da rendere il suo studio privato, situato nella zona di Vinohrady a Praga 2, un punto di riferimento per la comunità italiana a Praga.

Le molteplici esperienze conseguite negli anni con tanti pazienti, ognuno con le proprie peculiarità fisiche e psicofisiche, lo portano in breve tempo a dare maggiormente enfasi a due specifici momenti del suo atto lavorativo: la fase del recupero – essenziale per ogni essere umano che esce da un’operazione chirurgica o da un trauma – e la fase di rigenerazione del corpo e della mente – anch’essa essenziale per la quasi totalità degli individui che, al giorno d’oggi, hanno perduto l’esatta postura del proprio corpo, hanno dimenticato il rilassamento posturale e, in molti casi, il corretto modo di respirare.

Da tale nuova consapevolezza prende corpo l’idea – unica nel suo genere – di istituire a Praga un centro di rigenerazione umana…o meglio, un centro di recupero psicofisico, dove è possibile perseguire quel benessere necessario ad ogni persona che vuole riappropriarsi di tutti quegli atteggiamenti positivi, posizioni e portamenti che il vivere quotidiano e lo stress ci hanno fatto dimenticare.

Un progetto ambizioso, che sprona Roberto Folleri a rivolgere i suoi studi e le sue ricerche verso nuove strade, portandolo inizialmente ad interessarsi alle capsule di deprivazione sensoriale ed in seguito alla crioterapia; ma le due soluzioni non riescono a soddisfarlo. Le sente incomplete e poco convincenti fintanto che, un giorno qualunque, un suo paziente e amico italiano, gli parla di Keope, del suo funzionamento e dei risultati personalmente ottenuti. È da qui, dopo aver provato personalmente le funzioni di Keope e i vantaggi da questa derivanti, che la sua idea del centro di rigenerazione umana prende vita. Ne parliamo direttamente con lui.

Roberto Folleri

Se volessi dare una spiegazione su Keope, semplice ma esaustiva, ai tuoi pazienti, come introdurresti questa nuova disciplina?

Inizierei col dire che si tratta di una struttura ergonomico propriocettiva con una vastissima applicazione terapeutica, capace in modo del tutto naturale di ripristinare completamente un equilibrio psico-elettro-chimico, anche in situazioni particolarmente non semplici. Specificatamente, agisce sui recettori che abbiamo nella pelle – fino ad un centimetro sotto la cute – che in pratica sono gli stessi su cui agiscono le mani esperte di un terapista, quale l'osteopata. In quel momento la vibrazione emessa da Keope (specifica per ogni recettore) diventa fondamentalmente il linguaggio con cui questi recettori (periferia) comunicano con il sistema nervoso centrale SNC (centralità). Inoltre, Keope è una struttura che offre, in un tempo relativamente breve, circa 15 minuti, un ottimo beneficio su uno spettro molto ampio di problematiche; e questo posso dirlo con cognizione, avendo provato i suoi benefici su me stesso, dandomi così la possibilità di intuire le sue enormi potenzialità.

Da come la descrivi deve essere un’esperienza assolutamente stimolante. Tuttavia, come si integra con il tuo lavoro, visto che sembrerebbe “ripetere” le stesse funzioni che già svolgi tu in qualità di osteopata?

Lo ritengo un ottimo servizio aggiuntivo per tutti i miei pazienti, non solo come integrazione alle mie sedute ma soprattutto come mantenimento tra le sedute stesse; così, si riescono a mantenere i risultati ottenuti più a lungo. Integrare Keope nel mio lavoro diventerà dunque molto intuitivo e naturale; sarà un modo per preparare il corpo in vista di un trattamento: la sua azione infatti, riporterà il corpo in uno stato di equilibrio e ribilanciamento, lasciando così, nelle mani dell'osteopata, un corpo già scremato dal primo strato di compensi muscolo-tendinei e stressanti in genere.

Keope GPR

Attualmente, come rispondono i pazienti a questa nuova possibilità di perseguire un benessere psico-fisico attraverso le sedute di Keope

Per ora siamo solo in fase di lancio e Keope mi arriverà alla fine del mese di gennaio, quindi potrò parlare di numeri e di gradimento fra qualche mese. Intanto, posso anticipare che la curiosità tra le persone cresce, così come il mio entusiasmo. Sono sicuro che i miei pazienti capiranno immediatamente l’efficacia del prodotto, una volta che faranno esperienza con i risultati che offre Keope.

Immagino non sia stato un investimento semplice, e non solo dal punto di vista economico…

L'investimento è stato molto importante, soprattutto per un libero professionista come me che non ha un’azienda di capitali alle spalle; ma del resto bisogna rischiare (e questo è un rischio ben calcolato) e io faccio parte di quel 13% conosciuto come early adopter. Inoltre, essendo il suo inventore un italiano – Amedeo Maffei – sono doppiamente orgoglioso di poter essere io il primo a lanciare un Centro Keope in Repubblica Ceca.

Come pensi di introdurre in una città come Praga questa novità?

Credo che nel mio settore la forma di marketing migliore e più remunerativa sia ancora il passa parola. Inoltre posso dire di partire avvantaggiato perché il mio studio è molto conosciuto in questa città: ho sempre offerto un ottimo servizio ai miei pazienti; li seguo con disciplina e do loro il meglio – in questo campo – anche investendo su me stesso in continui aggiornamenti e studi. Ed è per questo che ho creduto subito in Keope e nelle sue potenzialità future: perché lavorare sulla qualità paga. Paga sempre.

In copertina: Il centro di ricerca Keope
Immagini: keopeworld.com