Roma, 15 giugno 1920. Al numero 7 di Via San Cosimato, in una Trastevere che a fatica tenta di riemergere dalla Grande Guerra, il pianto di un neonato risuona tra i vicoli: è venuto al mondo il piccolo Alberto, figlio dell’insegnante Maria Righetti e del musicista Pietro Sordi. Il destino lo porterà a diventare uno dei figli più illustri di Roma. Oggi, al civico 12, una targa commemorativa ricorda che proprio lì di fronte, in una casa che non c’è più, nacque “l’indimenticabile interprete della storia di ogni italiano”.
La giovinezza è felice perché ha la capacità di vedere la bellezza. Chiunque sia in grado di mantenere la capacità di vedere la bellezza non diventerà mai vecchio.
(Franz Kafka)