All in Cultura

LA RAGAZZA DI HOPPER – Una nuova avventura del Commissario Bertone

Fabio Bussotti è da sempre influenzato dall’arte in ogni sua accezione; per lui è sorgente inesauribile di vita e lo dimostra nella scrittura e nelle trame di tutti i suoi libri. Anche nel nuovo appuntamento con il Commissario Bertone, La ragazza di Hopper, si parla d’arte attraverso le similitudini che sussistono tra la scena del caso da risolvere e un dipinto di Edward Hopper, dal titolo Hotel Room.

SECOLARE GRAZIA - Tra le pagine del Nobel Deledda

Pronunciare la parola Sardegna rievoca, inevitabilmente, un dittico di significato su una terra che si esprime, da un lato, come leggendaria e primitiva e dall’altro come una regione che, dall’Unità d’Italia, si ammaestrò sulle innovazioni del tempo. Quest’ultima tendenza, ebbe una tale esuberante vivacità da addomesticare la natura tradizionalistica e ancestrale della società sarda. Una natura che ben si conserva, ad ogni modo, nell’opera di Grazia Deledda, la quale, inconsapevolmente, ne divenne la custode. D’altronde la scrittrice, di cui quest’anno si celebrano i 150 anni dalla nascita, era essa stessa figlia di quel mondo leggendario, fortemente inquadrato in tradizioni sociali granitiche e dalla verve secolare.

HEMINGWAY 60 - Memorie italiane tra righe americane

A sessant’anni dalla morte, avvenuta il 2 luglio 1961, le mille e più avventure di Ernest Hemingway continuano ad affascinare migliaia di lettori. Se al nome della leggenda letteraria americana si associano città e nazioni che parlano americano, spagnolo, francese e persino africano, le avventure di Hemingway, è risaputo, hanno anche una profonda anima italiana, frutto di molteplici contatti tra l’autore e il “Bel Paese”. Un rapporto speciale, che merita di essere ricordato attraverso alcuni significativi episodi di vita.

“L’AMBASCIATA D’ITALIA A PRAGA” – Presentato il volume curato da Fondazione Eleutheria

Fin dalla sua nascita Fondazione Eleutheria si è sempre distinta per l’organizzazione di eventi e iniziative di altissimo livello e il suo recente progetto suggella una straordinaria serie di successi. Il volume dal titolo L’AMBASCIATA D’ITALIA a Praga ripercorre, in 180 splendide pagine, la storia di un capolavoro architettonico incastonato nel cuore di Malá Strana: il Palazzo Thun-Hohenstein, che da oltre un secolo ospita la rappresentanza italiana in Boemia. Ne abbiamo parlato con il Presidente della Fondazione Eleutheria, Francesco Augusto Razetto.

VERGA, D’ANNUNZIO E PASCOLI – Come comunicherebbero oggi?

Tutti noi, almeno per un periodo della nostra vita, abbiamo studiato letteratura e con essa abbiamo imparato le diverse tecniche narrative degli autori di rilievo che hanno segnato le varie epoche letterarie. L’inizio del XXI secolo si è caratterizzato per la rivoluzione tecnologica e l’avvento delle reti sociali, che hanno comportato anche un cambiamento nelle comunicazioni. È per questo che, a partire da un’idea che abbiamo sviluppato a scuola, ho voluto immaginare come tre grandi autori quali Giovanni Verga, Gabriele D’Annunzio e Giovanni Pascoli avrebbero trasmesso le proprie visioni del mondo nella società attuale.

LA PENNA DEL PROF - Libri sul banco della vita

C’era una volta un maestro che non scrisse nulla, ma alla cui voce diede vita uno dei suoi più affezionati allievi. Lui era Socrate e l’allievo Platone, che del primo riportò fatti e parole che ancora oggi sono alla base del pensiero occidentale dell’insegnamento: quello che non punta all’apprendimento della nozione, ma che della nozione ne fa solo uno schiocco di dita per dare il via a una discesa nelle grotte del proprio IO.

PAOLO IABICHINO - La pubblicità si fa etica, impegnata e sostenibile

Ho incontrato Paolo Iabichino in una di queste prime giornate primaverili, inserendomi nella sua agenda con una missione: capire e provare a spiegare cosa significa pubblicità etica a quelli, molti, che di etico nella pubblicità ci vedono poco. Iabichino è certamente la persona giusta a cui chiederlo, perché è uno dei pubblicitari più importanti in Italia, ex Direttore Creativo di Ogilvy, Comunicatore dell'anno 2018, Direttore della collana “Tracce” di Hoepli e Maestro della Scuola Holden.

THE QUEEN'S GAMBIT - La regina è giunta in porto

L’ottobre scorso, The Queen’s Gambit è magicamente approdato nelle nostre case, maestoso come uno di quei piroscafi di lusso che attraversavano l’Atlantico negli anni Trenta. Da qui la tentazione non soltanto di descriverne la bellezza, ma pure di studiarne la meccanica, di entrare sul ponte di comando, visitarne le cabine, i ristoranti, la sala da ballo e, importante, la sala motori.

ACCADEMIA ANGELICO COSTANTINIANA – Una storia millenaria al servizio della cultura

Alessio Ferrari, Presidente dell’Accademia Angelico Costantiniana, è l’ultimo discendente della famiglia Angelo-Comneno di Tessaglia, le cui radici millenarie possono essere tracciate indietro nel tempo fino all’epoca in cui i suoi avi sedevano sul trono di Costantinopoli. Insieme a lui, ripercorriamo le tappe salienti dell’Accademia e parliamo del ruolo della cultura nel mondo odierno.

DANTE TRA LE RIGHE - Dalla dantistica ai fumetti verso i 700 anni del Sommo

Dove la grave situazione causata dalla pandemia è stata ed è, ad oggi, una bolgia infernale da cui fuggire, la Divina Commedia ricorda sempre ai suoi lettori come, anche alla fine del viaggio più tribolante, c’è sempre un cielo azzurro a cui poter rivolgere lo sguardo e tirare un sospiro di sollievo. Sotto questo significato, i 700 anni di Dante non possono che essere di buon auspicio affinché si possa tornare a “rivedere le stelle”.

LA GEOMETRIA DEI SENTIMENTI – "L'Eclisse" e lo sguardo di Michelangelo Antonioni

Per Nanni Moretti gli amanti del cinema italiano si dividono in due campi: i sostenitori di Antonioni contro quelli di Fellini. Moretti ha indicato la sua preferenza per l’immaginazione egocentrica, la critica sociale “sottile” e la joie de vivre che ricorrono nell’intera produzione di Fellini. Ma quali sono, invece, le qualità che caratterizzano il lavoro di Michelangelo Antonioni? Il film L'eclisse (1962), vincitore del Premio speciale della giuria a Cannes, ci invita a riflettere sui suoi primi successi e a chiederci cosa offrono, ancora oggi, i suoi film agli spettatori del XXI secolo.