ALESSANDRO TERSIGNI - L'impresario geniale de Il Paradiso delle Signore

ALESSANDRO TERSIGNI - L'impresario geniale de Il Paradiso delle Signore

Conosciuto al grande pubblico come il Vittorio Conti de Il Paradiso delle Signore, ruolo che ricopre fin dal 2015, Alessandro Tersigni ha intrapreso la carriera di attore dopo aver partecipato, nel 2007, al Grande Fratello. Tra i suoi lavori ricordiamo una parte nel film Scusa ma ti voglio sposare, il ruolo di Samuele Dettori nella serie R.I.S. Roma - Delitti imperfetti e quello di Nercio in Romanzo criminale - La serie 2. Successivamente ha partecipato alla serie TV I Cesaroni con il ruolo di Francesco e a Un Medico in Famiglia 8, su Raiuno.  

Ripercorriamo insieme a lui i tratti salienti della sua carriera e cerchiamo di scoprire qualcosa di più su Vittorio Conti, il personaggio che interpreta ne Il Paradiso delle Signore.

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Alessandro, la partecipazione al GF 2007 ti ha aperto le porte del mondo dello spettacolo: vi sei entrato come vigile del fuoco e ne sei uscito da secondo classificato e con la voglia di emergere come attore. A distanza di 13 anni, cosa ricordi di quell’esperienza e cosa ti ha lasciato?

La partecipazione al Grande Fratello mi ha lasciato un bel ricordo anche se l’ho vissuta un po’ come una vacanza. In realtà, per certi versi si è rivelata un’arma a doppio taglio perché, una volta terminato il programma, ho dovuto lavorare il doppio per dimostrare il mio talento. All’interno della casa le persone hanno conosciuto chi ero ma non quello che ero capace di fare come attore. È stato un po’ difficile ma alla fine ce l’ho fatta.

In seguito, hai ricoperto diversi ruoli nel cinema e nella televisione, fino ad arrivare, nel 2015, ad ottenere il ruolo di Vittorio Conti ne Il Paradiso delle Signore. Come sei approdato alla serie?

Vittorio Conti è entrato nella vita di Alessandro Tersigni dopo una serie di provini. Appena saputo di aver ottenuto il ruolo la reazione, ovviamente, è stata di grande felicità e ho iniziato subito a studiare gli anni Cinquanta, le musiche, i colori e tutto ciò che c’era da sapere sull’epoca.

Alessandro Tersigni e Vittorio Conti sembrano avere parecchi tratti in comune: ad esempio, per entrambi è molto importante la famiglia. Quali sono le principali similitudini e differenze tra il personaggio e la tua vita reale?

Io e Vittorio abbiamo molti punti in comune: siamo entrambi galantuomini, ottimisti riguardo al futuro e a ciò che verrà, siamo all’avanguardia e pensiamo sempre a nuove cose. Del resto sono ormai più di quattro anni che lo interpreto e siamo quasi diventati la stessa persona.

Hai incontrato qualche difficoltà nell’interpretare il personaggio?

La difficoltà maggiore, probabilmente, è stata quella di imparare a vivere nella sua epoca. Negli anni Cinquanta tante cose non si potevano dire. Un semplice “ciao”, a quell’epoca, era impensabile: troppo diretto. Soprattutto all’inizio, quindi, è stato necessario adattarsi alle dinamiche di quel periodo storico.

Il cast de Il Paradiso delle Signore

Il cast de Il Paradiso delle Signore

Nella serie sei affiancato da attori di primo piano ma anche da tanti giovani emergenti. C’è qualche collega con cui ti trovi meglio a lavorare o con cui è nata un’amicizia?

Siamo un grande gruppo e lavoro bene con tutti anche se spesso, con la maggior parte dei colleghi, non ci si incontra sul set per lunghi periodi. Il 90% del mio lavoro si svolge con Gloria Radulescu (l’attrice che interpreta Marta Conti, ndr) e con lei mi trovo molto bene. Con gli altri, invece, magari ci si incontra fuori a cena o per un aperitivo: dopo tanti anni insieme, è naturale che nascano dei bei rapporti di amicizia.  

La serie è cresciuta nel tempo in maniera costante. La quarta stagione – interrotta per l’attuale emergenza – ha chiuso con ascolti record di oltre 2 milioni e mezzo di spettatori, mentre sui social proliferano gruppi dedicati, con oltre 100mila follower su Facebook e oltre 50mila su Instagram. Il Paradiso delle Signore è ormai seguito a livello mondiale. Ti aspettavi tutto questo successo?

In effetti, l’esordio della serie in prima serata ha rappresentato una novità. Interpretare dei personaggi degli anni Cinquanta forse, all’inizio, può essere stato difficile. Col passare del tempo, però, quei personaggi sono cresciuti insieme a noi: il pubblico lo ha capito e ci ha premiato. A chiusura della prima stagione avevamo oltre 7 milioni di spettatori. Nella seconda stagione un po’ meno ma, comunque, avevamo creato un bel seguito. Nel daily, andando in onda di pomeriggio ci aspettavamo una riduzione dello share. Ovviamente, i numeri non potevano essere quelli della prima serata poiché, molte delle persone che ci seguono, durante il giorno sono a lavoro. Gradualmente, però, è cresciuto anche il pubblico pomeridiano. Forse agli spettatori sono arrivati tutto l’amore, la passione, la dedizione che mettiamo nel nostro lavoro: siamo qui tutti i giorni fino alle sette di sera. Raccontiamo delle storie semplici: divertenti, romantiche, a volte amare - storie che potrebbero accadere ogni giorno a ognuno di noi. Per rispondere alla domanda, no, all’inizio non mi aspettavo un simile successo e sono felice che il pubblico abbia deciso di continuare a seguirci con tanto affetto, e sempre più numeroso, nonostante il cambio dalla prima serata al daytime.  

Ci sarà una quinta stagione? E soprattutto, ci sarà ancora Vittorio Conti?

La quinta stagione ci sarà e, ovviamente, Vittorio Conti non potrà mancare. Prima, però, dobbiamo terminare di girare la quarta stagione, visto che mancano le ultime quattro settimane. Ancora non ci sono conferme ma speriamo di poter riprendere a girare a giugno.

A livello professionale, c’è un ruolo in particolare al quale aspiri?

Ci sono sicuramente tanti ruoli ai quali aspiro ma, sopra ogni cosa, il mio sogno è di continuare a fare questo lavoro, perché lo amo tantissimo. È un lavoro che mi porta a sognare, a vivere le situazioni più disparate ed è anche l’unico che, a seconda del ruolo, ogni volta mi permette di viaggiare in un mondo diverso.

In copertina: Alessandro Tersigni sul set
immagini 
© Pierfrancesco Bruni/Mauro Sostini

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