LUI SHOU-KWAN - Dall’insegnamento dei maestri cinesi alla pittura Zen

LUI SHOU-KWAN - Dall’insegnamento dei maestri cinesi alla pittura Zen

Il Museo d'Arte di Hong Kong (MOA) è stato recentemente rinnovato ed ho colto l’occasione per visitarlo una seconda volta. Grazie alla sua posizione invidiabile, proprio di fronte alla bellissima baia, mentre mi spostavo da una sala espositiva all'altra, da un piano all'altro, ho potuto godere – attraverso le ampie finestre – della sorprendente vista sull’isola di Hong Kong.

Era una giornata particolarmente limpida. Lo Star Ferry attraversava la baia mentre una giunca cinese con le vele rosse si muoveva lentamente sulle acque scintillanti sotto i raggi del sole. Mi sono seduta e ho osservato in silenzio il paesaggio attraverso questa cornice perfetta, come se stessi ammirando un'altra opera d'arte. È stato questo il mio primo momento 'zen', al quale ne sarebbe presto seguito un altro.

Il MOA offre molto ai visitatori, ma una mostra in particolare ha attirato la mia attenzione: When Form Matters: Following the Path of Lui Shou-kwan to Zen Painting, inaugurata nell’agosto 2021 e tuttora visibile.

Lui Shou-kwan (1919-1975) è considerato il pioniere di Hong Kong del New Ink Movement ed è un artista che ha avuto parecchia influenza sull'arte cinese contemporanea. Negli anni Sessanta e Settanta, il movimento mirava a rivoluzionare la pittura a inchiostro cinese attraverso l'appropriazione di elementi associati all'espressionismo astratto occidentale.

È stato affascinante esplorare l'ampiezza delle espressioni artistiche di Lui Shou-Kwan presentate al MOA. Nelle prime fasi della sua carriera pittorica l’artista ha appreso, e imitato, gli stili dei vecchi maestri e di alcuni pittori occidentali, pur inserendo nelle sue opere anche il paesaggio di Hong Kong. Lavorando come ispettore presso la Yau Ma Tei Ferry Company, aveva la possibilità di godersi, dal molo, il panorama delle montagne e del porto di Hong Kong. Nel 1966, lasciò il suo impiego per dedicarsi a tempo pieno alla pittura e quindi incanalò tutte le sue energie nella creazione artistica e nell’insegnamento dell'arte.

Avvicinandomi a Waves (1956, immagine in alto a sinistra) noto qualcosa di familiare: il dipinto è un tentativo di riprodurre Snow storm - Steam boat off a harbour's mouth di William Turner (1842, immagine in alto a destra).

Nell'opera di Lui, le grandi onde scure sono un tutt'uno con il cielo cupo e avvolgono una giunca cinese arancione, l'unico punto luminoso di colore nel quadro. Il movimento e il dinamismo non sono caratteristiche dei tradizionali dipinti a inchiostro cinesi, quindi l’artista, in uno dei suoi primi lavori, stava già cambiando le regole.

Il suo desiderio di 'sperimentare' si applicava anche a quelle creazioni che più assomigliano ai tradizionali dipinti a inchiostro cinesi. Uno dei miei preferiti, tra molti, è Huts in Hong Kong (1961, in basso a sinistra), dove le forme realistiche delle capanne si evolvono in cubi e forme astratte. Ho potuto riconoscere i tetti, le linee, i tratti che creano il gruppo di capanne assiepate, con il fascino dei dipinti di paesaggi tradizionali, pur tuttavia trovandovi un'interpretazione molto moderna, nuova.

In altri dipinti, il maestro ha cercato di riprodurre le opere dei pittori della dinastia Yuan (1261-1378), come per esempio in After Ni Zan's Riverside pavilion by mountains (1967, in basso a destra), dove le composizioni del paesaggio ricordano i vecchi maestri Ni Zan e Wu Zhen, anche se questa rappresentazione è arricchita da tratti di inchiostro e sfumature.

Il paesaggio ha profondità, le rocce acquistano tridimensionalità, gli alberi sono rigogliosi. Sembra un fiume che scorre vivace in estate. In un angolo c'è un semplice padiglione dal tetto di paglia. Ho osservato con attenzione le rocce arrotondate di diverse dimensioni, coperte di muschio, le foglie meticolosamente delineate degli alberi, le calme increspature dell'acqua e tutti i piccoli elementi che prendevano forma mentre i miei occhi esploravano il quadro. Mi sono trovata in un luogo molto accogliente, in un angolo tranquillo, circondato dalla natura. Questo desiderio di cura, di dettagli raffinati, caratterizzerà i successivi dipinti astratti dell’artista.

Ciò che mi ha maggiormente affascinato, tuttavia, sono stati i dipinti ispirati dallo Zen, che sono molto diversi dal resto delle sue opere, come se fossero stati creati da qualcun altro.

La realizzazione di quadri Zen da parte di Lui Show-kwan ha raggiunto il suo apice negli anni Settanta. Sono opere completamente astratte e ricordano simili forme d'arte occidentali; tuttavia, l'atmosfera che il maestro è stato in grado di creare attraverso pennellate calligrafiche libere e pittura a inchiostro e acqua, è ricca di connotazioni filosofiche orientali. Il risultato finale è molto particolare e rappresenta il suo stile personale.

Ho apprezzato tutti i dipinti di questa serie, ispirati al Buddismo Zen e al fiore di loto. Mentre li osservavo, ho cercato di cogliere la sensazione di armonia e di pace che trasmettono e l'unità di quanto rappresentato con il pittore e con l'osservatore. Spesso, una spruzzata di rosso, blu o giallo troneggia sopra le pennellate nere.

In Zen (1974, in basso), uno dei suoi quadri più famosi, il tema – molto orientale – della circolarità è modificato e reso da pennellate nere intorno a un cerchio bianco e irregolare. Al centro ci sono due tratti rossi, in parte uniti ma con un ulteriore centro bianco nel mezzo. Cosa rappresentano?

Zen (1974)

Anche se il Buddismo Zen ha in seguito sviluppato lo studio della disciplina e i suoi propri rituali, l’enfasi sull'esperienza personale lo ha sempre reso una tradizione molto orientata alla pratica. La pratica è la meditazione e posso immaginare che, per Lui Shou-kwan, la creazione di questo e di altri dipinti della stessa serie, abbia costituito un profondo atto di meditazione. Alcuni dipinti Zen numerati esprimono il suo percorso a stadi verso la forma meditativa dell'arte.

In Zhuangzi (1974, in copertina), l’artista si ispira al racconto classico Zhuang Zhu sogna di essere una farfalla, in cui ci si libera dai preconcetti e si diventa tutt'uno con la natura. La farfalla rosa, nella sua elegante stilizzazione, si eleva sopra alle pennellate nere e, nella sua leggerezza, prende il volo sulla carta di riso bianca.

I tratti audaci e astratti di Lui Shou-kwan sono una decostruzione di fiori di loto, foglie, steli. Ma sono anche un modo per creare un linguaggio visivo di pensieri più profondi.

Queste opere coraggiose e rivoluzionarie sono diventate il punto di partenza della New Ink Art. A me, durante la visita, hanno trasmesso forza creativa, energia e, allo stesso tempo, la delicata sensazione di ‘essere presenti’ con intuizione e intensità, seguendo gli insegnamenti della dottrina Zen.

Mentre guardavo e studiavo i dettagli di queste opere, ho provato un'incredibile pace interiore, come se mi trovassi in una sala di meditazione, e ho continuato la mia visita al museo passando da una sala all’altra con la leggerezza di una farfalla.

In copertina: Zhuangzi (1974)
immagini:
Hong Kong Art Museum of Modern Art

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